Lettere descriventi il tragico e antico rapporto con il regime e i temi del video. Realtà che può accadere a chiunque basta solo pretendere giustizia.


ALBERO POETA





















Nella foto sopra Padre Evaristo Madeddu (25/11/1890 – 06/04/1966) Compagnia Evaristiani del Sacro Cuore.
















Il primo albero poeta che mi illuminò il percorso trentatré anni fa’; molti altri mi cullarono l’anima. Tutte le grandi religioni tra cui l’israelismo e la cristianità ma soprattutto le radici celtiche si ispirarono alla natura per trovare attraverso essa equilibrio spirituale; i celti in particolar modo guarivano il corpo e la mente attraverso l’energia delle piante. Una follia cosciente tutto a causa d’un desiderio espresso nel 1981 a Begato Superiore (GE) quando iniziai a disegnare una storia d’amore, volendo sottolineare il coinvolgimento del proprio spirito alla mente, l’importanza dell’emozione, il diritto alla felicità, il vampirismo al male da parte della religione e Stato, però non vi sono droghe o torture che possano oscurare la propria coscienza e in molti casi ciò che è considerata follia spesso è causata da un’ingiustizia di piccoli squallidi individui. Era solo una storia di fantasia, un anno di vita tra sogno e realtà con cento disegni che incisero il mio destino. Pur sapendo che non è normale essersi giocato tutto per un sogno, ebbi un’ispirazione nel 1984 in Sardegna a Donigala Fenugheddu (OR) quando sostai nei pressi degli ulivi di millecinquecento anni che rappresentano Santa Petronilla e una carovana d’attori che non si fermarono a venerarla ed essa risentita li trasformò in vegetali e minerali. Accanto vi è un convento con attività agricola, culturale e sociale con cinque aziende agricole nell’isola e una nel Lazio e altre proprietà alcune abbandonate essendo deceduti i confratelli. Tali aziende furono costituite da Padre Evaristo Madeddu morto nel 1966 prevedendo anche il futuro della sua opera ovvero che quando i confratelli si sarebbero contati sulle dita d’una mano una voce avrebbe fatto eco nella penisola approdando fino in America. Conobbi il suo spirito a Genova nel 1981, in quel momento ero al buio, arrabbiatissimo, e di certo sarei scivolato in atti delinquenziali; egli mi aiutò ritrovandomi in un viale illuminato fruttificando i miei sogni, m’attirò nell’isola e accettai l’idea che la favola che vivevo non fosse più una mia storia e gli diedi fiducia essendo positivo il suo disegno per la popolazione. Fu un atto dovuto considerandomi spiritualmente in debito; i problemi esistenti mi furono subito chiari individuando anche coloro che li creavano. Fu facile focalizzare chi sognava speculazioni sui beni evaristiani; è molto probabile che tale disgrazia alla spiritualità del territorio da due anni sia iniziata. Nel 2000 l’ultima volta che arrivai nel posto il direttore Serafino Piludu era felice di sapere che sarei tornato il seguente anno ma per vari motivi non partii. Erano tanti i motivi che mi attendevano nell’isola. La loro realtà, i loro vincoli e la paurosa tranquillità nell’accettazione di essere schiavi la paragonavo a quella del popolo italiano, ove l’entità dell’essere è impedito a realizzarsi come cittadino ove le mani, l’intelligenza e la propria coscienza ci contraddistinguono dagli altri animali. Purtroppo socialmente siamo inferiori agli animali; è riconosciuto internazionalmente che siamo governati da mostruosi individui, persone senza capacità occupano i vertici di potere nei vari settori pubblici, in una cultura della furbizia con formula mafiosa. Proteggendo chi strumentalizza manipola sottomettendo i propri simili, tutelando il vampirismo al male del compiacimento sulla sofferenza altrui poiché diversità, capacità, intelligenza sono pericolosi al potere dato che chiunque può abusarne impunemente. Il paradiso, cioè la felicità in ricchezza o povertà, necessita trovarla in questo breve percorso terreno e il benessere dovrebbe essere tutelato dai religiosi e politici ma ad essi non interessa prevenire le tragedie. Ho sempre sognato che la scienza andasse parallela alla spiritualità, ragione e intuito cercando armonia tra mente e corpo. Purtroppo persone come Gregory Batenson che diedero un enorme contributo all’evoluzione umana nel sottolineare scientificamente le cause delle tragedie mentali, culturali, ambientali alle gerarchie cattoliche non piacciono e i prelati, politici e psicologi tanto buoni e comprensivi si muovono solo dopo accadute le tragedie producendo montagne di parole che allontanano dall’epicentro del problema incolpando il solito Satana o le oscure follie e i problemi si ripetono in modo peggiore. Nel rapporto tra Stato e Chiesa dal Medioevo non è cambiato nulla. Non può esserci fede senza follia: esse sono intrecciate e in continuo movimento attingendo alla conoscenza del presente trovando armonia con madre Terra consapevole del passato alle proprie spalle. Un tronco spezzato duemila anni fa. Gesù donò conoscenza per guarire il corpo e l’anima ma per la base popolare vi sono i soliti stimoli. Storicamente si può individuare che la scienza derivi dalla religione e che essa sia stata un’intuizione spirituale di un uomo ove accade sempre che dopo la sua morte vi sia competitività dei vertici per accaparrarsi il potere anche materiale oscurando così tale conoscenza che nel tempo si inaridisce prevalendo il nulla invece di una visione cosmica e una vita felice nel presente. In quanto alla nuova era tanto osannata e maledetta dalle gerarchie religiose e politiche penso che essa iniziò duemila anni fa ma non si è mai realizzata. Il 26-27 ottobre 2013 nel Museo della Carale di Ivrea vi sarà un’esposizione sul tema “pensare oltre l’ostacolo della parola”. Avrei voluto realizzare un pilone votivo dedicato a mio fratello “albero poeta” ma per l’occasione espongo solo i due quadri: l’albero poeta è il ceppo troncato di Gesù duemila anni fa e le poche gocce del grande lago spirituale che sgorgano nel presente in un nuovo umanesimo per ravvivare la fiamma spirituale dei nostri antenati sul sentiero del cuore sopra madre Terra.

Angelo Ursone






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